È ormai diventato un obbligo normativo per le banche pubblicare le loro attività potenzialmente green e quelle totalmente green in base ai criteri della tassonomia europea. Dallo studio di RSM su un campione di banche italiane, Intesa è risultata il primo istituto con un valore del GAR pari a 3,32%. Il valore medio delle banche italiane è 2,14%. Il GAR (Green Asset Ratio) è un nuovo indicatore previsto dal Regolamento europeo 852/2020 (c.d. Tassonomia) che misura la quota di attività finanziarie verdi nei propri portafogli. In sostanza è il rapporto fra le esposizioni green di una banca e l’insieme di tutte le esposizioni.
Lo studio di RSM presentato il 19 novembre presso la sede di Milano alla presenza di rappresentanti delle istituzioni creditizie, rappresenta la prima analisi del GAR delle banche italiane. Lo studio esamina i meccanismi dell’indicatore da cui emergono nuovi trend del settore. In particolare, si osserva un aumento del GAR all’aumentare della dimensione delle banche. I due gruppi maggiori combinati, Intesa e Unicredit, si attestano al 2,56%. Gli altri gruppi maggiori, c.d. Significant scendono all’1,45%. Le banche minori, le c.d. less significant scendono allo 0,77%.
Lo studio ha riguardato un campione di 16 banche che in termini di totale attivi rappresenta il 76% dell’intero sistema.
Un altro elemento di interesse che emerge dallo studio riguarda il contributo agli investimenti green da parte delle imprese rispetto ai privati. Le esposizioni green verso le imprese risultano pari al 20,93%, mentre le esposizioni green verso i privati rappresentati prevalentemente da mutui edilizi sono pari al 4,19%. Un segnale che indica che le prospettive di crescita degli immobili green sono ampie.
Si tratta comunque di dati destinati a crescere. Il primo esercizio di calcolo del GAR è stato svolto su un numero limitato di esposizioni. Sono state prese in considerazione solo le esposizioni verso le imprese che pubblicano la DNF che attualmente corrispondono solo al 12,19% delle complessive esposizioni verso le imprese.
A breve il GAR tenderà a crescere rapidamente fino a diventare l’indicatore principale delle banche green. Dal 2025 infatti oltre 5000 imprese italiane saranno obbligate dalla nuova Direttiva CSRD a riportare le informazioni di sostenibilità nel bilancio di esercizio e a quel punto le banche disporranno di tutte le informazioni per alimentare questo nuovo indicatore. Il Big Bang rimandato solo di un anno.
2,56%
il GAR dei due primari enti creditizi italiani combinati
1,45%
il GAR delle banche significant
0,77%
il GAR delle banche less significant
IL REPORT DEL TEAM ESG DI RSM ITALY PRESENTA LA PRIMA ANALISI DEL GAR DELLE BANCHE ITALIANE, IL NUOVO INDICATORE PREVISTO DALLA NORMATIVA BANCARIA CHE MISURA LA QUOTA DI ATTIVITÀ VERDI DI UNA BANCA E L’IMPEGNO A FINANZIARE INVESTIMENTI SOSTENIBILI
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