Il nostro team dedicato al private propone modelli innovativi volti ad affiancare famiglie e imprese sia nella pianificazione successoria e fiscale sia nella gestione di discontinuità importanti, attraverso un approccio specializzato e multidisciplinare nonché con competenze sovranazionali, potendo difatti offrire ai nostri clienti consulenze che prevedano l’apporto dei nostri colleghi RSM delle altre 120 nazioni in cui siamo presenti con nostri uffici.
Affidarsi a RSM significa farsi accompagnare da professionisti esperti in importanti scelte patrimoniali o successorie condividendo un percorso in cui ogni attore rivesta un ruolo di primaria importanza. Si lavora pertanto in sinergia con individui e famiglie, con le loro aziende e con i loro consulenti di fiducia per la creazione di progetti che verranno poi gestiti nel tempo confermando la nostra assistenza o comunque in autonomia dai diretti interessati.
Tuteliamo, valorizziamo e diamo continuità ai patrimoni aziendali e personali attraverso un approccio integrato a tutte le dimensioni del rischio che la trasmissione di valore comporta, attraverso la tempestiva pianificazione, la corretta valorizzazione, la compliance e la scelta degli strumenti di protezione più adeguati.
La nostra specializzazione distintiva è il Trust, istituto nato e molto utilizzato nei Paesi anglosassoni e da più di trent’anni riconosciuto e operante in Italia, il quale può essere utilizzato nei casi in cui gli strumenti del diritto civile classico non riescano a offrire soluzioni efficienti a famiglie e imprese.
Il trust si rivela particolarmente utile per:
- organizzare al meglio un passaggio generazionale;
- gestire efficacemente le comunioni ereditarie;
- efficientare le operazioni societarie straordinarie;
- eseguire operazioni di escrow;
- esercitare la funzione di esecutore testamentario in successioni complesse;
- gestire gli investimenti finanziari;
- pianificare la gestione del patrimonio nella terza e quarta età;
- offrire un modello innovativo per la tutela delle persone fragili.
Principali ambiti di applicazione dell'istituto del Trust
L’organizzazione del passaggio generazionale è uno dei più frequenti utilizzi del Trust che, per le sue caratteristiche, può essere utile quando i classici strumenti giuridici della tradizione di civil law non permettono di ottenere soluzioni efficienti.
Il Trust si presta, per la sua flessibilità, a vari utilizzi in campo commerciale. La separazione tra gestione e spettanza economica, caratteristica precipua del Trust, difficilmente può essere raggiunta con gli istituti tradizionali del nostro ordinamento. Si pensi, ad esempio, agli escrow nell’ambito di operazioni di M&A, alla gestione di un prestito obbligazionario, all’istituzione di un Trust holding, al funzionamento di un'opzione put o di un’opzione call, all’effettuazione di un’operazione di project financing o di un piano di stock option.
Di solito si pensa ad organizzare il passaggio generazionale nella seconda parte della vita, quando sono più chiari gli assetti dei discendenti.
Ma che fare in caso di gravi eventi imprevisti quando si è nel pieno delle proprie attività? Il tema è delicato, perché ci possono essere figli minorenni e partecipazioni in attività produttive.
Questo tipo di Trust si caratterizza per non essere operativo (fino al verificarsi dell’evento imprevisto) e per costi di gestione contenuti.
Costituire un Trust significa, anche, dover fare i conti con la normativa tributaria.
L’approccio multidisciplinare di RSM consente di affrontare le complessità del sistema fiscale con precisione e competenza, offrendo al cliente soluzioni su misura, tali da permettere di ottimizzare la gestione della cosiddetta “variabile fiscale”.
In caso di persone deboli per le quali non ci siano le condizioni per l’amministrazione di sostegno, il Trust permette la separazione tra la gestione (affidata al “trustee” con il controllo del “guardiano”) e la spettanza economica a vantaggio della persona fragile.
Quando vi è un amministratore di sostegno, il Trust introduce un modello innovativo di collaborazione con il giudice tutelare e lo stesso amministratore di sostegno, come la Legge “Dopo di Noi” incentiva a fare, riconoscendo un ruolo centrale alla famiglia della persona fragile.