di Mario van den Broek, Partner e membro del Global Automotive Group di RSM

Si prevede che le vendite di veicoli elettrici (EV, electric vehicles) saliranno a 20,6 milioni nel 2025, una cifra notevolmente superiore rispetto ai 14 milioni previsti solo 12 mesi fa. Un nuovo rapporto, pubblicato il 1° giugno 2022 da Bloomberg, ha evidenziato che le vendite di veicoli elettrici saranno più che triplicate entro il 2025, ma ha avvertito che questa crescita potrebbe non essere sufficiente per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di zero emissioni stabiliti dalle nazioni in tutto il mondo.

Alla fine di maggio, inoltre, l'Agenzia Internazionale dell'Energia (AIE) ha pubblicato il rapporto annuale Global EV Outlook, che analizza i recenti sviluppi della mobilità elettrica in tutto il mondo. Il rapporto comprende un'analisi storica con proiezioni fino al 2030 ed esamina le principali aree di interesse, come la diffusione dei veicoli elettrici e delle infrastrutture di ricarica, il consumo energetico, le emissioni di CO2, la domanda di batterie e i relativi sviluppi a livello di policy.

 

Il mercato in espansione si prepara a fronteggiare i problemi delle catene di approvvigionamento 
Il rapporto AIE di quest'anno dimostra chiaramente che la domanda di veicoli elettrici continua ad aumentare esponenzialmente a livello globale, con Europa, Cina e Stati Uniti che rimangono i mercati in più rapida espansione. Secondo l'AIE, infatti, nel 2021 le vendite di auto elettriche (comprese sia quelle completamente elettriche, che ibride plug-in) sono raddoppiate, raggiungendo un nuovo record di 6,6 milioni, con un numero di auto vendute ogni settimana superiore a quello dell'intero 2012.
In base alla nostra esperienza in RSM, i produttori europei di apparecchiature originali (OEM) sono i più ambiziosi per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi di elettrificazione, seguiti a non molta distanza da Cina e Stati Uniti.
L'onshoring è un modo per raggiungere questo obiettivo: l’attenzione del settore per le capacità di fabbricazione su richiesta, nell'ultimo decennio ha spinto i produttori OEM a spostare la produzione più vicino al consumatore finale, importando le materie prime e spostando i fornitori del mercato medio.
Tuttavia, la vulnerabilità delle catene di approvvigionamento delle batterie agli ioni di litio è stata evidente durante le crisi geopolitiche ed economiche dell'ultimo anno. La scarsità di minerali e l'aumento dei prezzi delle materie prime stanno mettendo in difficoltà le lunghe e complesse catene di fornitura dei produttori, mettendo a nudo i limiti della produzione "just-in-time" e costringendo i clienti ad attese di oltre 12 mesi per la consegna di nuovi veicoli.
L'azienda commerciale britannica Auto Trader ha recentemente annunciato che gli acquirenti di auto in tutto il mondo dovranno affrontare anni difficili a causa dell'entrata della Cina in un altro periodo di rigide restrizioni, il cui impatto dovrebbe farsi sentire almeno fino al 2024. Tutto ciò ha implicato un cambiamento nel comportamento dei consumatori. Auto Trader ha affermato, inoltre, che la carenza globale di semiconduttori, che sono un componente cruciale per la produzione di autoveicoli, ha provocato una mancanza di produzione di auto nuove, con il risultato che gli acquirenti hanno optato per i modelli di seconda mano.
Tuttavia, sembra che questo non abbia frenato la crescita dei veicoli elettrici. Solo nel Regno Unito è stato venduto un numero record di veicoli elettrici a batteria (BEV) usati, con un crescente interesse per le auto a emissioni zero. Secondo Schmidt Automotive, importante società di analisi e ricerca del mondo automotive, le vendite di BEV raggiungeranno una quota di mercato del 60% in Europa occidentale entro il 2030, ovvero 8,4 milioni di veicoli.
La crisi delle catene di approvvigionamento ha spinto gli stati di tutto il mondo a formulare normative specifiche per sostenere e regolamentare la trasformazione su larga scala dell'industria delle batterie per autoveicoli.

 

L'innovazione velocizza le potenzialità dei veicoli elettrici e la soglia zero emissioni
La corsa verso le zero emissioni è iniziata da tempo. Nel 2000, gli Stati membri dell'UE si sono impegnati congiuntamente a raggiungere l'obiettivo di una riduzione interna netta di almeno il 55% delle emissioni di gas a effetto serra (GHG) entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990. Sia la Svezia che la Germania hanno obiettivi legalmente vincolanti di riduzione netta delle emissioni entro il 2045. Regno Unito, Francia, Danimarca, Spagna, Ungheria e Lussemburgo hanno fissato i loro per il 2050. Alla fine del 2022, la Finlandia ha fissato per legge quello che si potrebbe definire l'obiettivo climatico più ambizioso al mondo, puntando ad essere il primo Paese sviluppato a raggiungere zero emissioni entro il 2035. Questi obiettivi di emissioni zero devono essere sostenuti da tecnologie ecologiche, come dimostrato dall'aumento della domanda, appunto, dei veicoli elettrici. Alla luce di tutti questi fattori, la domanda di veicoli elettrici potrebbe esplodere nei prossimi anni, con una pressione sulle materie prime utilizzate in queste tecnologie che persisterà anche nel lungo periodo. Oltre alla stabilizzazione delle catene di approvvigionamento, prevediamo che il ruolo dell'innovazione sia di importanza cruciale e, dato che la domanda è in aumento, ci sono ampie opportunità di business per incrementare la Ricerca e Sviluppo.
In definitiva, è necessario utilizzare e riutilizzare i materiali delle batterie in modo più efficace e aumentarne prestazioni e durata. Diverse aziende hanno iniziato a sviluppare nuove tecnologie pulite. Ad esempio, aziende come EnergyX stanno sperimentando nuovi metodi di estrazione e separazione del litio. Tesla sta utilizzando batterie al ferro-fosfato senza cobalto in metà dei suoi veicoli. Ci sono anche start-up olandesi come Leyden Jar Technologies che stanno lavorando per aumentare l'immagazzinamento delle batterie applicando il silicio, o Delft IMP che sta realizzando un nano rivestimento delle batterie per aumentarne la durata.

 

Il percorso da seguire
Prevediamo che nel futuro l'adozione dei veicoli elettrici dipenda principalmente dalla stabilizzazione delle catene di approvvigionamento e dallo sviluppo di nuove tecnologie innovative. Le aziende stanno adattando le catene di approvvigionamento per ridurre l'impatto di problematiche future. Tuttavia, per alcuni minerali cruciali, la carenza di materie prime persisterà. Le aziende stanno già investendo ampiamente in Ricerca e Sviluppo per aumentare la produzione e migliorare l'uso efficace delle risorse principali. Sia che si scoprano batterie alternative, altri metodi di estrazione, metodi di miglioramento dell'efficienza delle risorse e delle prestazioni delle batterie, l'innovazione sarà un fattore importante per affrontare la carenza di materie prime, favorendo l’adozione dei veicoli elettrici.